BIOGRAFIA
Luigi Pilato nasce a Salerno nel 1965.
Da bambino sogna di diventare un calciatore e riempie quaderni di scene di calcio disegnando con le biro l'anatomia dei calciatori in movimento e la prospettiva dei campi da calcio, senza il bisogno di usare la matita per eventuali correzioni.
Si diploma in ragioneria nel 1984 e seppur dotato di qualità pittoriche che mette in mostra facendo disegni e vignette e qualche ritratto per amici e parenti, non pensa mai di dedicarsi alla pittura. Alcuni quadri che gli vengono commissionati da conoscenti e la necessità di arredare la propria casa gli impongono di dotarsi dell'occorrente per dipingere.
Solo nel 2012 inizia l'attività pittorica, e nel 2013 dopo un anno esatto di dedizione costante alla pittura, Luigi capisce che la sua passione è diventata un'esigenza. La lontananza dalla tela gli provoca sofferenza, il voler vedere sulla tela l'idea di quel momento, veder materializzare la sua immaginazione o il solo voler riportare un momento o una qualsiasi cosa della vita sia reale che non, è un desiderio che deve soddisfare.
Dare colore, vivacità, bellezza sono mete che l'artista cerca di raggiungere in ogni sua creazione. Il modello ispiratore è l'impressionismo, e il suo idolo "Van Gogh". Molti sono gli omaggi resi al Maestro olandese, e in molte sue creazioni si può notare la pennellata decisa e netta miscelando e sovrapponendo i colori direttamente sulla tela.
Ama e dipinge sia il classico che il moderno. La semplicità e la vivacità del colore lo identificano. E' severo con se stesso, ogni critica negativa che gli viene mossa lo sprona e lo motiva ulteriormente. La scoperta che ha fatto su se stesso a 47 anni lo fanno essere sempre più convinto di una sua citazione: ogni individuo è un artista.....solo che non lo sa.....
Lavora sia ad olio che ad acrilico, dipinge d'impulso, a volte usa la pittura in modo veloce come un disegnatore. Passa velocemente da soggetti monocromatici a cromatismi esasperati.
Nella sua arte non c'è staticità gli elementi hanno una funzione attiva, la sua è una pittura che dà il senso della vita, quella vita interiore che negli artisti si fa voce emotiva e sentimento. La sua apparente calma nasconde un'anima irrequieta.
Sperimenta la pittura su cartone riciclato che diviene un prezioso supporto per contenere un'opera d'arte del tutto originale. I temi figurativi sono ricavati da pennellate larghe e poco uniformi che si intravedono tra i solchi del cartone tagliato e strappato.
Non trascura nessuna tecnica, la sperimentazione continua e il non voler intrappolarsi nella moda del momento lo rendono un artista libero.
Insieme al cartone utilizza altri materiali non convenzionali, costruisce supporti con cassette di legno, applica pezzi di legno sui cartoni riciclati, sembra aver trovato una fonte di ispirazione inesauribile nel problema dei rifiuti che affligge l'umanità.
Il suo pensiero corre, mentre utilizza un materiale già pensa come poterne utilizzare un altro. La sua immaginazione, i sogni, il bambino che è in lui rivive in maniera determinante. La moglie spesso gli rivolge una domanda: " vorrei tanto sapere a cosa pensi ". Ormai l'esigenza pittorica deve essere dominata dall'artista per evitare che prenda il sopravvento e lo trascini fuori dalla realtà. Il suo animo irrequieto artistico è nascosto dalla sua pacatezza, la coscienza e la responsabilità in netto contrasto con il suo estro provocano quella sofferenza interiore amplificata dalla breve malattia della madre.
Sofferenza interiore che troviamo nei volti senza sorriso, con gli sguardi a volte persi nel vuoto a volte penetranti, nei corpi che nella loro semplice raffigurazione, colpiscono con contrastanti emozioni l'osservatore. La ricerca del bello che l'artista insegue, anche nella evidente sofferenza interiore, esalta le sue opere. Per l'artista la bellezza ha un semplice significato, " ciò che piace è bello " quindi la relatività del termine dà la sensazione che l'artista ricerchi qualcosa che non esiste. Come per la perfezione che per l'artista bambino è una invenzione dei grandi, così per la bellezza, la ricerca continua di un qualcosa di non definito, è la spinta e il motivo per spaziare su orizzonti infiniti.
I suoi lavori si vanno man mano spostando dalla bellezza della forma e del colore al bello interiore, emozionale. Le figure di cui l'artista ha bisogno per esprimersi diventano sempre più intense e meno appariscenti. I materiali che utilizza rivestono un ruolo importante. Dimostrare che qualsiasi cosa può diventare arte, già ampiamente dimostrato da molti illustri artisti, è un messaggio che l'artista manda attraverso le sue opere, ma ciò che lo distingue è la sua assoluta semplicità.